Sulla linea est-ovest.
Intervista alla redazione di Est/raneiSULLA LINEA EST-OVEST. INTERVISTA ALLA REDAZIONE DI EST/RANEI a cura di Cristian Perra Tempo di lettura 10 Minuti L’ambito degli studi postcoloniali si è spesso concentrato sulle differenze tra territori e soggettività lungo l’asse nord-sud lasciando tuttavia scoperte le marginalità sull’asse est-ovest. Raramente, infatti l’esperienza est-europea viene considerata. Pensiamo alle rappresentazioni riguardanti l’est-Europa fornite dai media dopo l’invasione russa dell’Ucraina o a quelle sulle donne dell’est. Per provare a problematizzare questa mancanza e per osservare ciò che si trova al di là della linea est-ovest abbiamo fatto qualche domanda alla redazione di Est/ranei, progetto divulgativo “dalla parte sbagliata del muro di Berlino”, che si occupa di letterature, cinema e culture…
Un approccio decoloniale per la Galizia. Intervista alla redazione di Clara Corbelhe
UN APPROCCIO DECOLONIALE PER LA GALIZIA. INTERVISTA ALLA REDAZIONE DI CLARA CORBELHE a cura di Andrìa Pili Tempo di lettura 22 Minuti “The decolonial option is the singular connector of a diversity of decolonial paths. Decolonial paths have one thing in common: the colonial wound, the fact that regions and people around the world have been classified as underdeveloped economically and mentally”(Walter Mignolo, “The Darker Side of Western Modernity”, Duke University Press 2011). Clara Corbelhe est unu progetu multidisciplinari de circa, produtzioni e spainadura de unu pensamentu crìticu galitzianu, in s’orizonti de s’emancipatzioni e de su cambiamentu politicus de sa Galìtzia, po apoderai torra is connoscéntzias, praticas, formas de relata…
Vocabolario Decoloniale: Colonialità
VOCABOLARIO DECOLONIALE: COLONIALITÀ di Cristian Perra Tempo di lettura 17 Minuti Potrebbe sembrare inopportuno, o almeno curioso, parlare di punto di vista coloniale all’interno di coordinate storico geografiche come quelle in cui vive chi scrive: in un periodo storico post colonialismo storico e dal punto di vista di un uomo bianco che vive al margine della parte ricca del pianeta. Tuttavia, vivere in un territorio periferico e marginalizzato come quello sardo permette di riconoscere l’esistenza di una linea abissale che distingue il nord dai sud del mondo, stando su di essa. Si tratta di un limen che, usando le parole di Boaventura De Sousa Santos – sociologo, teorico decoloniale e…
Il “luogo terzo” tra geografia e letteratura: la Sardegna sotto il segno di Sergio Atzeni.
IL LUOGO TERZO TRA GEOGRAFIA E LETTERATURA: LA SARDEGNA SOTTO IL SEGNO DI SERGIO ATZENI di Edoardo Mantega Tempo di lettura 12 Minuti “Quando mi scopro a giocarecon pensieri di mortedico: È l’aria di Torino.E mi rassereno.Non è colpa mia.È colpa del demonioche dicono aliti sulla cittàe abbia spinto Salgarie Pavese a solitari addiinonché Nietzsche,più originale,a baciare piangendoil muso di un cavallo ignoto.”[1] Quando vengono stilati questi versi dal sapore amaro Sergio Atzeni vive a Torino, è il 1994 e ha scelto la capitale piemontese come luogo di residenza. A Torino ha casa Einaudi, per cui sarà traduttore ma, soprattutto, nella città piemontese gli è possibile quella sofferta separazione dai…
Ghassan Kanafani scrittore oltre la linea
GHASSAN KHANAFANI SCRITTORE OLTRE LA LINEA di Samed Ismail Tempo di lettura 14 Minuti Ghassan Kanafani è il più grande intellettuale palestinese. Scrittore, pittore, organizzatore culturale e direttore di giornali, tra cui Al Hadaf, organo del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), partito marxista della resistenza palestinese di cui era dirigente di spicco, infine martire, assassinato dal Mossad nel 1972 a Beirut. La sua popolarità negli ambienti della sinistra occidentale potrebbe essere dovuta al fatto che, se l’accoppiata militante – intellettuale è sempre rassicurante, la triade militante – intellettuale – artista è addirittura esaltante, poiché porta con sé il sapore di un’utopia realizzata. Purtroppo, cercando rassicurazione ed esaltazione,…
Sardi «negri» d’Italia
di Cristiano Sabino In questi giorni i sardi stanno avendo un assaggio di cosa significa essere i «negri» d’Italia. Vale a dire stiamo assaporando un po’ di quel sistematico ed ininterrotto flusso di menzogne, credenze, luoghi comuni e stigmi che quotidianamente tartassano tutte le popolazioni subalterne extra europee e extra occidentali, specie se povere e non asservite e in particolare i soggetti migranti. I sardi – che sono alla frontiera concettuale tra il «dentro» e il «fuori» rispetto all’immagine di una comunità moderna e la cui collocazione nella civiltà occidentale e nello spazio statale italiano risulta problematica e subalterna sotto molteplici aspetti – subiscono periodicamente campagne di ghettizzazione, di marginalizzazione,…
Nani sulle spalle dei giganti. Qualche considerazione su storia e statue.
di Cristian Perra In Sull’utilità e il danno della storia per la vita (1874), seconda delle Considerazioni inattuali, Friedrich Nietzsche compie una interessante distinzione riguardante le forme attraverso le quali si presenta lo studio della storia. La distingue in monumentale, antiquaria e critica, descrivendo la fenomenologia di queste tre forme dell’analisi storica. Sembra che oggi la seconda inattuale sia molto più che attuale, in giorni nei quali si sta sviluppando un dibattito riguardante cosa sia o non sia storia e su quali siano i conti aperti con essa. La storia conservativa, antiquaria, si mostra in questo momento come nient’altro che un dispositivo di potere. Dire infatti che siamo sempre e…