13 TESTI PER CONOSCERE LA STORIA DELLA SARDEGNA

a cura di Omar Onnis

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Con questa nuova rubrica mensile intendiamo mensilmente creare una costellazione di testi che possa servire a introdurre le nostre lettrici e i nostri lettori ad un determinato argomento. Si tratta di veri e propri consigli di lettura, a mano a mano forniti dal collettivo di Filosofia de Logu.

Per questo secondo numero abbiamo pensato a tredici testi, tutti in commercio, che possono essere utili per cominciare a studiare la storia e in particolare la storia della Sardegna.

Per ogni testo sarà fornita la quarta di copertina. 

Consigliamo, in caso di acquisto, di rivolgersi alle vostre librerie indipendenti di fiducia.

1. Chimamanda Ngozi Adichie, Il pericolo di un’unica storia, Torino, Einaudi, 2020

 

«Quando rifiutiamo l’unica storia, quando ci rendiamo conto che non c’è mai un’unica storia per nessun luogo, riconquistiamo una sorta di paradiso». Cosí si esprime Chimamanda Ngozi Adichie in questo mirabile testo, che riprende la sua prima celebre conferenza TED del 2009. È un libro di estrema universalità e attualità. Riguarda il rischio che corriamo ogni volta che semplifichiamo, vedendo la realtà attraverso un unico punto di vista. Adichie racconta cosí come ha trovato la sua autentica voce culturale. È particolarmente interessante il sovrapporsi di due piani diversi: quello della poetica dello scrittore (la voce che lo scrittore deve trovare); e quello civile e politico: il pericolo di un’unica storia è il pericolo dell’appiattimento culturale, di una visione identitaria che cancella culture e punti di vista alternativi. «Molte storie sono importanti. Le storie sono state usate per espropriare e per diffamare. Ma le storie si possono usare anche per dare forza e umanizzare. Le storie possono spezzare la dignità di un popolo. Ma le storie possono anche riparare quella dignità spezzata».

2. Jared Diamod, Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni, Torino, Einaudi, 1998

 

Perché alcuni popoli sono piú ricchi di altri? La tentazione di rispondere tirando in ballo gli uomini e le loro presunte attitudini è forte. Ma la spiegazione razzista non va respinta solo perché è odiosa, dice Diamond: soprattutto perché è sbagliata e non regge a un esame scientifico. Le diversità culturali non sono innate, ma affondano le loro radici in differenze geografiche, ecologiche e territoriali sostanzialmente legate al caso. Armato di questa idea, Diamond si lancia in un appassionante giro del mondo, alla ricerca di casi esemplari con i quali illustrare e mettere alla prova le sue teorie. Attingendo alla linguistica, all’archeologia, alla genetica e a mille altre fonti di conoscenza, riesce a condurre questo tour de force storico-culturale con sorprendente maestria e rara abilità di divulgatore.

3. Yuval Noah Harari, Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità. Nuova edizione, Milano, Bompiani, 2017

 

Centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la Terra. Erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. Oggi sulla terra c’è una sola specie di umani. Noi: Homo sapiens.
E siamo i signori del pianeta. Il segreto del nostro successo è l’immaginazione. Siamo gli unici animali capaci di parlare di cose che esistono solo nelle nostre fantasie: come le divinità, le nazioni, le leggi e i soldi. ”Sapiens. Da animali a dè”i spiega come ci siamo associati per creare città, regni e imperi; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità.

4. David Graeber – David Wengrow, L’alba di tutto. Una nuova storia dell’umanità, Milano, Rizzoli, 2022

 

Da dove nascono la guerra, l’avidità, lo sfruttamento, l’insensibilità alle sofferenze altrui? E qual è l’origine della disuguaglianza, ormai rico-nosciuta come uno dei problemi più drammatici e radicati del nostro tempo? Da secoli, le risposte a queste domande si limitano a rielaborare le visioni contrapposte dei due padri della filosofia politica: Jean-Jacques Rousseau e Thomas Hobbes. Stando al primo, per la maggior parte della loro esistenza gli esseri umani hanno vissuto in minuscoli gruppi ugualitari di cacciatori-raccoglitori. A un certo punto, però, a incrinare quel quadro idilliaco è arrivata l’agricoltura, che ha portato alla nascita della proprietà privata. Poi sono apparse le città, e con esse si è affermata l’organizzazione fortemente gerarchica di quella che chiamiamo «civiltà». Per Hobbes, al contrario, la necessità di imporre un rigido ordine sociale si è imposta per contenere la natura individualista e violenta dell’essere umano, altrimenti sarebbe stato impossibile progredire organizzandosi in grandi gruppi.Quasi tutti conoscono queste due storie alternative, almeno nelle loro linee generali: riassumono le idee più diffuse sulla storia dell’umanità e la sua evoluzione, e hanno contribuito a definire la nostra visione del mondo. Ma pongono anche un problema: entrambe dipingono la disuguaglianza come una tragica necessità; un elemento che non potremo mai cancellare del tutto, in quanto intrinsecamente legato al vivere comune. Una visione che non convince affatto gli autori di questo libro, decisi a gettare nuova luce sul passato della nostra specie.In una sintesi tanto meticolosa quanto di largo respiro, che coniuga i risultati delle ricerche storiche e archeologiche più recenti al contributo di pensatori provenienti da culture diver-se da quella occidentale, il sociologo David Graeber e l’archeologo David Wengrow ci raccontano una storia diversa – più articolata e ricca di chiaroscuri – dell’evoluzione sociale dell’Homo sapiens. Una storia illuminante e molto più attendibile, dalla quale ripartire per provare a immagi-nare un futuro diverso.

5. Raimondo Carta Raspi, Storia della Sardegna, Mursia, 1971

 

Questa Storia della Sardegna rappresenta una risposta documentata, articolata e interessante per tutti coloro che amano l’isola e la vogliono conoscere veramente. L’età dell’oro della preistoria nuragica, le vicende delle fiorenti città-stato, lo splendore dei Giudicati, sono i momenti centrali di queste pagine. Dalle mitiche origini ai giorni nostri la Sardegna è protagonista con il suo volto più autentico, senza convenzioni o deformazioni folkloristiche.

6. Girolamo Sotgiu, Storia della Sardegna sabauda, Roma-Bari, Laterza, 1984

 

In questo lavoro storiografico del 1984, Sotgiu ricostruì e analizzò una fase storica cruciale per la fisionomia della società sarda e i processi che prefigurano la costruzione dell’Unità d’Italia. Col trattato di Londra la Sardegna passa dalla Spagna ai Savoia, che ne prendono formalmente possesso nel 1720. Vittorio Amedeo II assume così il titolo di Re di Sardegna. Da allora, una serie di viceré piemontesi governerà l’Isola formulando progetti di rinascita economica nel quadro della politica di «assolutismo illuminato». Discontinua e velleitaria, la politica riformatrice sabauda si scontra con l’acuirsi dei conflitti sociali, soprattutto nelle campagne. Negli anni Novanta falliscono i tentativi francesi di sfruttare a proprio favore la crisi sarda, mentre si estende un vasto movimento antifeudale, culminante nei moti rivoluzionari del 1793-96. Più tardi, con Carlo Felice e Carlo Alberto riprende la politica riformatrice, stavolta comportante profonde trasformazioni nella struttura socio-economica sarda e l’abolizione del feudalesimo. Nel 1847 si realizza la fusione perfetta dell’Isola con gli stati sabaudi di terraferma: è la fine del Regnum Sardiniae e l’inizio di una epoca nuova che porterà la Sardegna a essere «una delle regioni periferiche dello Stato italiano».

7. Girolamo Sotgiu, Storia della Sardegna dopo l’Unità, Roma-Bari, Laterza, 1986

 

Girolamo Sotgiu (La Maddalena 1915 – Cagliari 1996) è stato uno storico e uomo politico. Dopo la laurea in Lettere a Roma (1938), si trasferisce sull’isola di Simi, nel Dodecaneso; segnalato come antifascista e incarcerato a Rodi, nel 1943 viene chiamato alle armi e successivamente internato dai tedeschi. Alla fine della guerra – dopo la fuga in turchia e il ritorno a Rodi – rientra in sardegna dedicandosi alla ricerca storica e politica nelle fila del PCI. Diventa docente di Storia moderna della facoltà di Scienze politiche all’Università di Cagliari. È stato consigliere regionale per diverse legislature (1949-68), poi senatore (1968-72). Fra le sue opere principali ricordiamo: Alle origini della questione sarda (Fossataro 1967); Lotte sociali e politiche nella…

8. Brigaglia-Mastino-Ortu (a cura di), Storia della Sardegna. 1. Dalle origini al Settecento, Roma-Bari, Laterza, 2002

 

Con i suoi storici dualismi tra Barbagia e Romània, tra montagna e pianura, tra città e campagna, l’immagine della Sardegna sconta ancora il diffuso pregiudizio del suo isolamento insulare. La più recente ricerca storica mostra, viceversa, come essa sia stata nei secoli partecipe delle grandi correnti culturali e civili del Mediterraneo e dell’Europa, in una costante tensione tra conservazione della propria identità e apertura al nuovo. È proprio in questa dialettica vitale tra tradizione e modernità che si gioca ancora il futuro della Sardegna. Quest’opera offre un quadro ricco e complesso della storia economica, sociale, culturale e politica di una regione oggi al centro di un rinnovato interesse di studi.

9. Leopoldo Ortu, Storia della Sardegna. Dal Medioevo all’Età contemporanea, Cagliari, CUEC, 2011

 

La Storia della Sardegna pensata, scritta e narrata da Leopoldo Ortu nel solco dei classici della storiografia sarda: Pietro Martini, Raimondo Carta Raspi e Raffaele Di Tucci. Uno stile narrativo modernissimo: i “fatti” storici inquadrati in un contesto che tiene conto di arte, archeologia, linguistica, politica, economia e società.Questo “manuale” sintetizza in modo magistrale e con linguaggio lineare e al tempo stesso colloquiale, in una sorta di ideale dibattito con il lettore, 15 secoli di storia della Sardegna dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente ai giorni nostri. La struttura stessa dell’opera è di assoluta semplicità e linearità: tre Parti, ciascuna suddivisa in due capitoli. La Parte 1ª è dedicata alla narrazione della storia della Sardegna dalla dominazione vandalica alla fine dei Giudicati, alla dominazione aragonese e al suo trasformarsi in spagnola (secoli V-XVII); la Parte 2ª illustra l’età moderna dal periodo spagnolo a quello sabaudo (fine sec. XV-prima metà del secolo XIX); la Parte 3ª comprende una rapida delineazione delle vicende della Sardegna contemporanea dall’Unità d’Italia alla fine del Novecento. Dalla Prefazione di Luciano CartaLeopoldo Ortu ha insegnato Storia del Risorgimento e Storia della Sardegna all’Università di Cagliari. Fra i suoi lavori più recenti: Un’idea grande per la pace e per la giustizia (1996), L’Eco della Sardegna di Stefano Sampol Gandolfo (1998), La questione sarda tra Ottocento e Novecento (2005), Patria, Nazione e Stato tra unità e federalismo. Mazzini, Cattaneo e Tuveri (con Cosimo Ceccuti e Nicola Gabriele, 2007). Ha curato gli Acta Curiarum Regni Sardiniae. Il Parlamento del Vicerè Giovanni Coloma, Barone d’Elda, 1573-1574 (2004).

10. Omar Onnis, La Sardegna e i sardi nel tempo, Cagliari, Arkadia, 2015

 

Il panorama storiografico sardo è ricco ma difficilmente accessibile per un pubblico non specialista. Di solito le varie “storie della Sardegna” non contestualizzano fatti e processi storici dentro il corso degli avvenimenti internazionali, cui pure la storia sarda appartiene. La presente opera si propone di raccontare la storia dei sardi tra preistoria ed età contemporanea come un’unica narrazione, inserendola nella più ampia vicenda della storia europea e mediterranea. L’intento è di offrire una lettura rigorosa ma non puramente didascalica. Lo stile si discosta deliberatamente dal linguaggio accademico, per offrire un livello di lettura fruibile anche a chi non abbia idea della storia sarda né si senta attratto da una trattazione più tecnica. Il testo è suddiviso in capitoli dedicati alle grandi partizioni storiografiche (Preistoria, Età antica, Medioevo, ecc.) e ogni capitolo suddiviso a sua volta in paragrafi, dedicati alternativamente alla storia generale e alla storia sarda. Un’opera divulgativa di base, concepita per stimolare la curiosità e al contempo dare un quadro d’insieme della lunga e complessa stratificazione storica della Sardegna.

11. Marrocu-Bachis-Deplano, La Sardegna contemporanea. Idee, luoghi, processi culturali, Milano, Donzelli, 2015

 

Gli studi sulla Sardegna contemporanea hanno vissuto negli ultimi venti anni una stagione di grande vivacità: un sempre più diffuso approccio interdisciplinare e l’applicazione di nuovi punti di vista e metodologie, come quelli degli studi culturali, hanno consentito la realizzazione di numerose ricerche innovative. Anche attraverso questi lavori ha ottenuto nuova linfa e assunto un nuovo spessore il dibattito sull’identità, tema divenuto centrale per gli studi sulla Sardegna. Questo volume nasce quindi dall’esigenza di elaborare una sintesi dello stato dell’arte, proponendosi come punto di riferimento per capire la Sardegna di oggi. I curatori hanno scelto di adottare una prospettiva di lungo periodo, che dall’Ottocento proietta l’isola nella contemporaneità, e inserisce in una prospettiva storiografica anche gli avvenimenti più recenti. Diviso in sei parti (Genti, Luoghi, Politica, Economia, Culture, Sguardi), e realizzato seguendo un approccio interdisciplinare che coinvolge antropologi, storici, demografi, sociologi, statistici, geografi sociali, linguisti e studiosi di letteratura, il libro affronta problematiche relative all’economia, alla cultura, alla demografia e alla politica, restituendo un quadro articolato della Sardegna contemporanea. È un volume che finalmente prova a parlare di Sardegna dalla Sardegna, lasciandosi alle spalle immagini stereotipate e di maniera, mettendone in luce le tante complessità, ed entrando nel vivo della contemporaneità senza accontentarsi di celebrare un passato millenario o rifugiarsi in una passiva contemplazione di tradizioni e specialità.

12. Luciano Marrocu, Storia popolare dei sardi e della Sardegna, Roma-Bari, Laterza, 2021

Una storia millenaria quella della Sardegna. Una storia che nasce con la civiltà dei nuraghi, passa attraverso lo sviluppo dei giudicati, l’egemonia di Pisa e Genova, la conquista catalano-aragonese, fino ai Savoia, allo Stato unitario e ai problemi dell’oggi.Una storia ‘popolare’ perché mantiene una dimensione epica e speciale come in fondo è fatale per una grande isola distante da ogni sua possibile terraferma.

Tra 500.000 e 300.000 anni fa i primi, isolati, esseri umani raggiunsero la Sardegna a partire dal litorale toscano. Per migliaia di anni questa presenza fu effimera o occasionale, fino al 5.000 a.C., quando coloni giunti dal mare introdussero l’agricoltura, l’allevamento e la ceramica. A partire da questo momento è possibile raccontare la storia di un’isola che, pur essendo al centro del Mediterraneo, ha sempre tenuto a elaborare un’immagine di sé all’insegna della lontananza e di una spiccata e per certi versi irrimediabile alterità. E proprio con questa alterità dobbiamo fare i conti se vogliamo capire meglio cosa è stata e cosa è quest’isola. Conosceremo meglio la misteriosa civiltà nuragica, le caratteristiche della presenza fenicia e cartaginese, le specificità del dominio romano, le conseguenze dell’arrivo dell’Islam nel Mediterraneo, l’origine e lo sviluppo dei giudicati, l’egemonia di Pisa e Genova, gli effetti della conquista catalano-aragonese tanto spesso sottovalutati. Tenendo conto della memoria collettiva, particolare attenzione è dedicata alla chiave nazionale della storia sarda: dalla posizione della Sardegna nell’ambito della ‘monarchia composita’ spagnola alla ‘questione sarda’ nella costruzione dell’unità nazionale italiana, fino alla riproposizione di una ‘identità sarda’ nel contesto della globalizzazione.

Omar Onnis

Omar Onnis

ricercatore indipendente, storico, autore di saggistica e narrativa, divulgatore storico. Ha pubblicato di recente (con illustrazioni di Manuelle Mureddu) Illustres. Vita, morte e miracoli di 40 personalità sarde, 2019